Appunti – Elisir di lunga vita

di Dario Tortora


Qualche anno fa il diabolico algoritmo di YouTube mi propose una pubblicità in cui viene ritratto un gruppo di vecchietti che si ribella alla decadenza in casa di riposo e decide di rimettersi in sella per viaggiare lungo il periplo dell’isola di Taiwan, ripercorrendo un itinerario fatto in gioventù.

Si alternano immagini di loro che corrono in moto da ultraottantenni chi con problemi d’udito, chi mezzo infartuato, tutti acciaccati, ad altre relative allo stesso viaggio di anni prima, quando erano giovani, belli e aitanti.

Si chiama “Dream Rangers” e lo trovate qui su YouTube, dura poco più di tre minuti e sfido chiunque ad arrivare in fondo senza avere gli occhi lucidi e il cuore in gola. Lo slogan è tanto sintetico quanto efficace: «Per cosa si vive? Per sognare».

Scopro solo ora che il classico messaggio in sovrimpressione “basato su una storia vera” è oltretutto appropriato perché pare che in Estremo Oriente la cosa sia diventata di tendenza.

Ne hanno pure tratto un film: si intitola “Go Grandriders” e non sono riuscito a trovare notizie di una distribuzione in Europa, ma è visibile – chissà per quanto – a questo indirizzo, pure sottotitolato in inglese.

Vi riporto la locandina e vi invito a osservare bene il protagonista: non so voi, ma a ottant’anni anch’io vorrò avere quell’espressione stampata in faccia.

Per cosa si vive? Per sognare

Per fortuna le ore trascorse in sella sono uno dei migliori utilizzi del tempo che ci è concesso in questa parentesi terrena. Fateci caso: anche una gita di un pomeriggio genera in noi benefici facilmente tangibili e non abbiamo mai l’impressione di aver… perso tempo, perché ci saremo sicuramente imbattuti in qualcosa di inaspettato, serendipico.

La vita di ogni essere umano è limitata e dobbiamo essere attenti a non inciampare in frasi come “prima o poi”, “forse”, “se potessi”, “un giorno”: quel giorno è oggi. Perché si diventa vecchi quando si smette di essere curiosi e pronti a stupirsi, incagliandosi sui ricordi invece di assecondare i sogni. E voi per cosa vivete?

Editoriale pubblicato su RoadBook 43